Con grande orgoglio annunciamo la prossima pubblicazione sul n. 24 della rivista “Materials Today Communication” dell’articolo dal titolo:
“Direct synthesis of highly reactive nanostructured scheelite from enriched wolframite and calcium oxide through planetary ball milling”
Tra i firmatari del testo accademico il Dottor Gian Carlo Marcheselli, lo storico fondatore del laboratorio di metallurgia delle polveri di OMCD, ora conosciuto come HI.Lab. A partire dagli anni’60 del secolo scorso, il nostro prezioso collaboratore ha realizzato decine di ricerche, da cui sono scaturiti molti articoli tecnici, apprezzati dalla comunità scientifica internazionale e divulgati dalle più accreditate riviste di settore.
L’articolo, in attesa di pubblicazione sul numero di Settembre della rivista “Materials Today Communication”, la principale fonte di riferimento internazionale nella scienza dei materiali, è stato redatto in collaborazione con il Professor Riccardo Polini, Membro del dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e coadiuvato dalle Dottoresse C. D’Ottavi e P. Nunziante.
Un doveroso ringraziamento va a tutto lo staff di HI.Lab, guidato oggi dal Dottor Gian Pietro De Gaudenzi con l’imprescindibile collaborazione del Dottor Marcheselli. Un plauso in particolare a Domenico Ruggiero di HI.Lab e ad Alessandro Leoni di Uni TV, che con il loro fondamentale supporto tecnico hanno contribuito alla realizzazione dell’esperimento scientifico oggetto dell’articolo.
Di seguito l’abstract del lavoro di ricerca:
La solubilizzazione del tungsteno contenuto nei minerali arricchiti rappresenta un passo necessario per l’estrazione del metallo. In questo lavoro , dimostriamo che la macinazione ad alta energia di una miscela di Wolframite arricchita (55,18% WO3) e calce (CaO) consente la sintesi diretta, per via meccano-chimica, di Scheelite nanostrutturata, senza dover ricorrere a successivi trattamenti termici.
Dopo 48 ore di intensa macinazione, in mulino planetario, pressoché tutta la Wolframite (Fe1-xMnxWO4) si è trasformata in Scheelite (CaWO4) di dimensioni nanometriche (<100nm).
La polvere nano-strutturata di CaWO4 così ottenuta si è dimostrata molto più reattiva, potendo essere trasformata quasi completamente (>95%) in Tungstato di Sodio solubile (Na2WO4), con trattamento di lisciviazione all’ebollizione a pressione atmosferica (circa 100°C) con una soluzione di Na2CO3 0,7M. Lo stesso trattamento di lisciviazione ha solubilizzato solo assai parzialmente CaWO4 puro microcristallino, o la Wolframite arricchita.
Questi materiali, infatti, richiedono tipicamente drastiche condizioni di lisciviazione con soluzioni alcaline (a 150-250 °C e 10-40 bar) per poter solubilizzare il tungsteno in essi contenuto, sotto forma di tungstato di sodio.
I risultati ottenuti possono consentire di ridurre l’impiego di energia e l’impatto ambientale delle lavorazioni dei minerali di tungsteno.
L’articolo integrale è scaricabile gratis fino al 06 Maggio 2020, al seguente link.