Per il terzo anno consecutivo il Responsabile di HI.Lab, il laboratorio fisico-metallurgico del Gruppo OMCD, l’Ing. Gian Pietro De Gaudenzi, è stato invitato a far parte del Technical Programme Committee (TPC) all’Euro PM2019.
L’Euro PM2019 è un convegno internazionale sulla Metallurgia delle Polveri (PM) organizzato dall’EPMA (European Powder Metallurgy Association), che ogni anno attrae migliaia di industrie leader, accademici e ricercatori collegati ed interessati al settore delle PM.
Quest’anno si è tenuto a Maastricht, presso il Maastricht Exhibition & Conference center, dal 13 al 16 Ottobre 2019. Durante i tre giorni di meeting si sono alternati sul palco come relatori diversi esperti del settore, presentando argomenti cardine della Metallurgia delle Polveri e dei suoi recenti sviluppi.
Abbiamo chiesto all’Ing. De Gaudenzi com’è andata:
1) Ing. De Gaudenzi, quale membro del Technical Programme Committee (TPC), quali compiti ha dovuto svolgere?
I membri del TPC devono selezionare i contributi manoscritti che hanno i requisiti per essere presentati al convegno, garantendo la qualità ed il livello scientifico dello stesso. Tra quelli ammessi vengono poi ulteriormente distinti quelli che saranno inseriti nel programma delle presentazioni orali, divisi in sessioni di argomenti specifici, e quelli destinati invece ad essere presentati solo sotto forma di poster. Infine, tra le presentazioni orali ogni gruppo di lavoro (io facevo parte del gruppo “Hard Materiala and Diamond Tools”) seleziona una memoria particolarmente interessante e meritevole che sarà premiata nel corso della Sessione Plenaria e presentata come Keynote Lecture.
2) Insieme a lei vi erano accademici, ricercatori ed appartenenti ad industrie leader nel settore. Tutti personaggi di fama mondiale. Sulla base di quale criterio vengono scelti i membri del TPC?
Come dicevo i membri del TPC hanno il compito di garantire la qualità del convegno e organizzarlo in sessioni sui temi più attuali. Quindi, sono selezionati fra gli esperti del settore che sono informati sulle tematiche di maggiore interesse ed attualità e sono in possesso dei criteri che permettono di giudicare la qualità di un lavoro di ricerca.
3) Dove ha acquisito le sue competenze ed il suo know-how?
Ho avuto la possibilità di essere formato alla Scienza dei Materiali al Politecnico di Milano, con una esperienza presso il Joint Research Center di Petten, in Olanda. Ho conseguito un Dottorato di Ricerca con il Prof. Bozzini, che ora è a capo del gruppo di eccellenza sulle batterie dello stesso Politecnico. Ho lavorato cinque anni al C.I.S.E., un centro di ricerca sui materiali applicati in ambito energetico e, soprattutto, ho accumulato più di vent’anni di esperienza di produzione del metallo duro nelle aziende del Gruppo OMCD.
4) Negli ultimi due anni ha presentato rispettivamente due memorie, una sulla corrosione del metallo duro ed una sull’impiego delle misure di abrasione-corrosione per studiare le cinetiche di ricostruzione. Sono entrambe state selezionate per essere presentate durante una sessione dedicata all’argomento.
Anche per quest’anno ha presentato una memoria? Come è stata accolta dal TPC e di cosa tratta?
Quest’anno abbiamo presentato i risultati di una ricerca condotta presso HI.Lab, il laboratorio centrale del Gruppo OMCD, in collaborazione con il gruppo del prof. Bozzini, riguardante l’effetto sulle proprietà meccaniche e sulla resistenza a condizioni di tribocorrosione dell’addizione di cromo al legante metallico del metallo duro. L’ottimizzazione di questo tipo di alligazione è l’argomento più attuale nello sviluppo di nuove composizioni di metallo duro. La memoria ha destato molto interesse, anche perché, in quanto azienda produttrice, agli aspetti scientifici e di ricerca univa chiare indicazioni dei risvolti applicativi.
5) Sulla base di quali criteri vengono scelte le memorie?
- Validità dell’argomento della memoria con la pertinenza all’argomento del convegno;
- probabilità che sarà effettivamente un buon lavoro (considerazione di cui gode la persona che la presenta);
- probabilità che sarà presentata in maniera sufficientemente efficace.
6) Negli ultimi anni in cui ha partecipato all’Euro PM2019 è stato designato chairman. Come è stato presiedere gli interventi tecnici di esperti mondiali di Metallurgia delle Polveri?
Per me è sempre un grande onore svolgere questo ruolo. Richiede impegno, sia nel preparare la sessione conoscendo le memorie che saranno presentate che nel condurla, ma dà anche la possibilità di conoscere e interloquire con personalità di assoluto rilievo nel nostro settore.
7) Che cosa si è portato a casa da questa edizione 2019 dell’Euro PM?
Ad HI.Lab stiamo lavorando sugli argomenti di maggior interesse attuale, sui quali a Maastricht abbiamo potuto confrontarci con alcuni tra i massimi esperti. Questo ci consente di mantenere i prodotti del Gruppo OMCD sempre all’avanguardia sul mercato globale e di affrontare le nuove sfide tecnologiche che continuamente si presentano.
8) Durante i giorni del convegno viene data la possibilità di effettuare delle visite ad aziende nei pressi della location in cui si svolge l’Euro PM2019. Due anni fa il convegno si è svolto a Milano ed il laboratorio fisico-metallurgico di OMCD, HI.Lab, è stato scelto per una di queste visite.
In che cosa si contraddistingue da tutti gli altri laboratori metallurgici?
Il laboratorio fisico-metallurgico del Gruppo OMCD si distingue per la specializzazione nella scienza dei materiali a base di tungsteno, tra i quali principalmente i metalli duri (carburo di tungsteno) ed i compositi metallici (ad es., tungsteno-rame e tungsteno-argento), e in generale dei materiali duri impiegati nella realizzazione di utensili e componenti resistenti ad usura, compresi i rivestimenti. Grazie anche alla pluridecennale esperienza acquisita ed ai numerosi contatti con il mondo accademico, il nostro laboratorio conduce attività di R&D nei settori della rigenerazione di materie prime da rottame (city-mining) e dei processi eco-compatibili di trasformazione dei minerali del tungsteno.
Il laboratorio è attrezzato per la preparazione metallografica di campioni di elevata durezza, l’osservazione delle microstrutture sia in microscopia ottica che elettronica, l’analisi composizionale mediante fluorescenza a raggi X (XRF), spettroscopia infrarossa (IRS) e spettroscopia ottica al plasma (ICP-OES), il rilevamento di durezze su scala Rockwell A e Vickers. Effettuiamo prove meccaniche di resistenza a flessione (Transverse Rupture Strength, TRS), misure di tenacità, prove di resistenza ad usura e di resistenza a corrosione mediante test in ambiente e misure elettrochimiche.
Tutte le misure sono effettuate in ottemperanza alle norme ISO e ASTM di pertinenza.